Il fumo delle piante essiccate viene usato da migliaia di anni, nelle cerimonie religiose o rituali di tutti i popoli. Anche nelle tradizioni popolari troviamo l’usanza di utilizzare questa pratica ad esempio per allontanare gli insetti o per prevenire contagi. Oggi sempre più spesso vengono proposti prodotti utli allo scopo in moltissime erboristerie. Ma vediamo un po’ meglio di che si tratta.
Ogni pianta ed ogni erba ha le sue proprietà curative, sia a livello fisico (da qui i vari usi in erboristeria e naturopatia) che a livello sottile: le informazioni del fumo che si sprigiona interagisce con il campo energetico dello spazio in cui ci troviamo riportandolo a valori neutrali o innalzandolo a frequenze molto alte. Si possono utilizzare resine, cortecce, fiori, foglie, radici, bacche essiccati.
Amo preparare personalmente i miei ‘smudges’ (piccoli fasci di erbe) o miscele di erbe sfuse, così da poter infondere in essi le intenzioni che preferisco o che mi occorrono in quel momento. Dopo aver uilizzato per parecchio tempo erbe ‘esotiche’ (salvia bianca della california, sweet grass del nord america) e palo santo, sento giunto il momento di prediligere le erbe nostrane che coltivo o trovo localmente e raccolgo personamente nei dintorni di casa. La Natura infatti dona ovunque moltissime essenze assai efficaci.
Ecco allora che nascono miscele a base di basilico, alloro e lavanda infuse con il Gayatri Mantra oppure specialissime ciotole di edera, fiordaliso, salvia, rosmarino, iperico raccolti a San Giovanni…
Come si fa una fumigazione?
Il procedimento è abbastanza semplice, purchè si rispettino alcuni passi fondamentali. La prima raccomandazione è quella di non sottovalutare mai la forza del fuoco, quindi non lasciate mai incustodiata una miscela accesa. Tenere sempre a potata di mano un po’ di sabbia e una ciotola con un po’ di acqua per estinguere la fiamma se necessario. Al termine del rituale, restituire a madre terra ciò che rimane (cenere, residui di erbe, sabbia).
Le miscele fasciate a bastoncino sono semplici da usare: è sufficiente avvicinare la sommità dello smudge ad una fiamma, attendere qualche istante che si incendi e poi soffiare delicatamente per trasformare la fiamma in delizioso e fragrante fumo.
Le miscele sfuse di possono invece bruciare all’interno di un piccolo contenitore resistente al calore, con o senza carbonicini da incenso. Trovo molto pratico anche inserire una piccola quantità di erbe in un filtro da te in acciaio (ideali quelli a pinza).
Il rituale prevede alcuni punti fondamentali, ma l’essenziale è l’intenzione di chi lo effettua: prima di tutto occorre identificare il risultato che desideriamo ottenere (anche solo e semplicemente ‘desidero ripulire questo spazio’), poi sceglieremo le erbe ed il relativo metodo di fumigazione, prepareremo lo spazio e concluderemo ringraziando gli spiriti del fuoco che ci hanno accompagnato.
Per conoscere le miscele che ho preparato in questo periodo leggi qui 😉